14 novembre, 2007

Sfighe

Ieri sera, on stage all'Alcatraz di Milano, c'erano gli Interpol. Concerto sold out, ed io ero tra quei fortunati possessori di un biglietto, ma il destino è beffardo e domenica mi ha regalato questa gamba. Amen

Definiti come i sacerdoti di New York, etichettati come uno dei gruppi più stilosi degli ultimi anni, gli Interpol ieri sera hanno deluso (dedotto dai post letti), forse colpevoli di aver dato troppo la sera prima a Firenze. Leggendo i vari post relativi al contest milanese si evince un'unico pensiero che non condivido. Il j'accuse nei confronti degli Interpol di essere più che eredi dei Joy Division, una sorta di scopiazzatori del genere di Ian Curtis & C. non è giusto. Ogni gruppo fa storia a sè ed è normale che come punto di partenza per parlare degli Interpol si usi il paragone con i JD, dato che è inevitabile non ricondurre la voce di Paul Banks a quella di Ian Curtis. Ma gli Interpol non sono solo questo, una semplice controfigura sbiadita dei Joy Division, sono ben altro, un gruppo che è presente sulle scene dal 1998, che con il passare degli anni e degli album matura una crescita continua, al contrario di tanti fenomeni commerciali durati qualche mese. E' un paragone tra due epoche musicali che lascia il tempo che trova, neanche Curtis, oggi, riscuoterebbe il successo meritato. Non è musica che che riesce nell'immediato a coinvolgere le masse. Gli Interpol suonano meglio dei Joy Division, anche perchè hanno più possibilità tecniche e hanno a loro disposizione un enorme bagaglio storico a cui riferirsi. Non è vero che cantano senz'anima, perchè se oggi non c'è più la musica impegnata, la musica delle grandi proteste sociali, la nostra non è completamente un'epoca senza eroi, non è un'epoca senza valori e sicuramente gli Interpol toccano la mia anima e di quanti amano questo genere musicale. Ripeto il paragone è a mio parere inutile, Curtis aveva i suoi fantasmi da sconfiggere e da cantare, ma il fatto che venga considerato un eroe o un vero artista con l'anima solo perchè a 24 anni decise di porre fine alla sua vita non è giusto, preferisco di gran lunga la new wave modaiola di Banks & C.


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