06 novembre, 2005

HARING



Ho passato un pomeriggio meraviglioso, immersa nell'arte di Keith Haring...le sue opere mi hanno colpito profondamente e dire che c'è chi le deride come semplici scarabocchi..., invece sono sicura che dietro tutti quei pupazzetti "Keith"volesse gridare al mondo i suoi sentimenti, la sua rabbia, le sue idee....è vero, ad un primo impatto richiamano la semplicità e la piacevolezza del fumetto, ma in un secondo momento, ad un'osservazione più attenta, ci si accorge che contengono significati e richiami a radici culturali lontane, dai miti dell'antichità ai miti contemporanei ( come Andy Warhol).



La maggior parte delle sue opere sono Untitled,....non ne ho una preferita, sicuramente mi hanno impressionato quelle realizzate su materiali solidi, come quelle sul legno o sui vasi in terracotta,...bellissimo il dipinto che ha effettuauto su un bongo, dal quale si evince quanto sarebbe bello che tutta l'umanità danzasse unita e felice....forse la speranza di un mondo migliore...,poi in una stanza hanno ricreato sul soffitto la rappresentazione della coreografia fatta da Haring per Marriage of Heaven and Hell...al centro di questa stanza c'è un puff gigante, dove puoi sdraiarti e ammirare la sua opera...
La retrospettiva di Haring è stata realizzata come un viaggio lungo tutte le tappe della sua vita, è un sentiero che ti regala il grande entusiasmo espresso inizialmente fino ai momenti di sfiducia e di denuncia, le visioni apocalittiche dovute all'AIDS, che ce l'ha portato via il 16 Febbraio 1990 ( anno in cui se n'è andato anche Freddie). Grazie Keith


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